Meno è meglio

Girolamo Sirchia

Less is more è una campagna che vuole sottolineare come in medicina può essere meglio curare meno, giacché spesso il trattamento eccessivo può causare danni: ad esempio nel diabete in trattamento con insulina che viene monitorato mediante la determinazione di emoglobina glicata (HbA1c), è frequente il convincimento che l’obiettivo sia un HbA1c inferiore a 7%. Questa dizione incoraggia a pensare che più basso è questo valore meglio è: ma non è così. L’obiettivo deve essere l’intervallo 6,5 – 7% giacché valori troppi bassi comportano il rischio di ipoglicemia, specie negli anziani.

Analogamente l’obiettivo dell’iperteso non deve essere “valori inferiori a 140/90 mmHg” ma compresi tra 120 e 140 mmHg per la pressione massima e 80-90 per la minima, giacché anche in questo caso valori eccessivamente bassi sono pericolosi.

(Lee S.J. So much insulin, so much hypoglycemia. JAMA Intern Med 174, 686 – 688, 2014)

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Sanità: opinioni che contano – 2

Girolamo Sirchia

Each attempt to fashion a new order produces a new state of disorder

(Gerade C, 2014 – BMJ 21/672014)

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Sanità: opinioni che contano – 1

Girolamo Sirchia

L’utilità e l’efficacia del ticket sulle prestazioni sanitarie sono minime, mentre le conseguenze negative sono assai rilevanti

(Appleby J. BMJ 2014;348:g3944)

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Gestire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)

Girolamo Sirchia

Una priorità del Servizio Sanitario italiano

Il Servizio Sanitario Nazionale presenta una grande variabilità tra le diverse aree del Paese in termini di quantità, qualità e costo delle prestazioni erogate. Tale variabilità elevata viene evidenziata non tanto da sistematiche rilevazioni di dati (che sono ancora poco accurati e tardivi) quanto da valutazioni episodiche e dai comportamenti degli utenti: ad esempio ancora oggi la migrazione di pazienti per ragioni sanitarie è elevata, con ben 900.000 persone ogni anno che si spostano dalle loro Regioni di residenza verso altre aree per ottenere cure migliori. Anche le lunghe liste di attesa sono un effetto della inadeguata capacità di fornire servizi di alcune strutture sanitarie. Tale variabilità è notoriamente fonte di sprechi oltre che di disservizi ed è una priorità da risolvere. A questo fine il Movimento Italia Equa e Solidale (IES) propone che la definizione dei LEA (compito esclusivo dello Stato) abbia ad…

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Gli standard delle prestazioni in sanità

Girolamo Sirchia

Il Servizio Sanitario Nazionale è alimentato da risorse derivanti da varie voci di tasse e imposte. La maggior parte di questi finanziamenti afferisce alle Regioni che, dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, hanno di fatto l’esclusiva della organizzazione e gestione dei Servizi Sanitari nel loro territorio. Questa pressoché totale autonomia regionale ha fatto sì che i Servizi Sanitari organizzati dalle Regioni avessero tra loro cospicue differenze circa la quantità, la qualità e il costo dei servizi erogati; ciò ha costituito, in molte aree, la causa principale della migrazione dei cittadini verso altre regioni al fine di ottenere prestazioni migliori e più sollecite. Inoltre alcune Regioni hanno utilizzato i fondi sanitari anche per coprire altri settori della spesa pubblica e ciò ha comportato a sua volta una riduzione della qualità e della quantità dei Servizi Sanitari erogati.

Per porre un rimedio a queste disuguaglianze e ai disagi che esse…

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Chi sbaglia non paga

Girolamo Sirchia

Con la vicenda di Stamina abbiamo fatto davvero brutta figura e siamo stati molto criticati dalla scienza internazionale. Abbiamo infatti visto innanzi tutto la debolezza delle Istituzioni sanitarie che non hanno saputo spiegare alla gente che in medicina le illusioni sono dannose per i malati, per le loro famiglie e per la sanità. L’esperienza del passato, con i relativi rimedi magici rivelatisi poi illusioni e raggiri, non ci ha insegnato niente. Le Istituzioni sanitarie hanno cercato di barcamenarsi, di dire ma senza esporsi troppo, di prendere tempo. Abbiamo visto poi magistrati che hanno imposto la cura Stamina sostituendosi ai medici e ai ricercatori. Adesso Stamina è inquisita per truffa. Mi domando: chi risponde dei soldi pubblici gettati al vento per trattare con Stamina i malati? Cosa dicono quei magistrati che hanno imposto il trattamento? Non è ora che chi sbaglia paghi? Ma questo è il Paese dove gli sbagli e…

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Choosing wisely, 5 cose che gli endocrinologi non dovrebbero fare @Medici_Manager #sanità

Andrea Silenzi, MD, MPH, PhD

Anche l’endocrinologia è entrata nel novero delle specialità dotate di una sintetica lista di “cose da non fare” stilata da “Choosing wisely” (Scegliere saggiamente), l’ormai nota iniziativa varata nel 2011 dall’American Board for Internal Medicine (Abim) Foundation con lo scopo di indurre i clinici a evitare pratiche tanto comuni quanto inutili. Al momento sono state identificate per gli endocrinologi sole 5 pratiche frequenti da non effettuare, ma le più importanti organizzazioni scientifiche Usa del settore – l’Endocrine society (Tes), l’American association of clinical endocrinologists (Aace) e il suo braccio educazionale, l’American college of Endocrinology (Ace) – stanno collaborando al progetto per ampliare il numero delle pratiche inappropriate. Ecco la lista attuale: evitare l’automonitoraggio routinario quotidiano della glicemia negli adulti con diabete di tipo 2 in trattamento con farmaci che non causano ipoglicemia; non misurare di routine la 1,25-idrossivitamina D a meno che il paziente presenti ipercalcemia o una ridotta funzione…

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Choosing Words Wisely @Specializzandi @giovanimedici #meded

Andrea Silenzi, MD, MPH, PhD

How do we counsel our physicians to counsel patients and communicate effectively? How do we choose words that appropriately convey the urgency of a diagnosis without scaring our patients into unnecessarily risky treatments?

Paul Bergl, M.D.

Resident Bloggers

“What do you think, Doctor?”

For a novice physician, these worlds can quickly jolt a relatively straightforward conversation into a jumble of partially formed thoughts, suppositions, jargon, and (sometimes) incoherent ramblings. Even for simpler questions, the fumbling trainee does not have a convenient script that has been refined through years of recitation. Thus, many conversations that residents have with patients are truly occurring for the first time. And unfortunately, this novelty can result in poorly chosen words that can have lasting effects. An inauspicious slip of the tongue could significantly alter the patient’s perceptions and decisions.

A recent study in JAMA Internal Medicine highlighted the connection between the words we choose and…

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Per le donne con alto rischio di tumore al seno

Girolamo Sirchia

Nel Regno Unito il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha emanato una linea guida che offre alle donne di età superiore a 35 anni con storia familiare di cancro al seno la possibilità di prevenzione mediante trattamento per 5 anni con tamoxifene (se l’utero è stato asportato) o raloxifene ( se l’utero è presente). Questo trattamento riduce di 1/3 il rischio di sviluppare la malattia ed è l’alternativa alla mastectomia preventiva che è stata finora usata da alcuni.

(PBMJ 2013,346:f4116)

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I rischi della TAC

Girolamo Sirchia

Nei soggetti sottoposti a TAC prima dei 20 anni di età l’incidenza di cancro aumenta del 24%, e questo valore aumenta con il diminuire dell’età.

(Matthews J et al. Cancer risk in 680.000 people exposed to computer tomography scans in childhood or adolescence: data linkage study of 11 million Australians. BMJ 346, 12, 2013)

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